“In seguito alla pandemia di coronavirus che ha interessato in modo particolare la Lombardia con conseguenze drammatiche per la popolazione, si è avviato un dibattito teso a ridisegnare il servizio sanitario lombardo, dibattito i cui punti nodali sono l’attenzione al territorio e la prossimità al paziente. In questo processo di rinnovamento la Chiesa cattolica si sente chiamata a offrire il suo contributo per costruire scenari nuovi e inediti e per testimoniare la centralità della persona nella sua totalità: fisica, spirituale, psicologica e sociale”. Da queste premesse – esplicitate in una nota stampa – nasce il convegno promosso dalla Pastorale della salute della Conferenza episcopale lombarda, “Essere prossimi alle fragilità: Chiesa creativa”, che si terrà giovedì 28 ottobre dalle ore 10 alle 13 al Teatro del Centro culturale Angelicum a Milano (piazza Sant’Angelo 2), al quale parteciperà l’arcivescovo, mons. Mario Delpini. L’incontro sarà aperto dai saluti di mons. Paolo Martinelli (vescovo ausiliare di Milano e delegato della Conferenza episcopale lombarda per la pastorale della salute), del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e della vice presidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. Dopo l’introduzione di mons. Luca Bressan (vicario episcopale per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale della Diocesi di Milano), si terrà la prima sessione dal titolo “Il senso del nostro essere”, moderata da Virginio Bebber (presidente nazionale Aris, Associazione religiosa istituti socio-sanitari), nella quale interverranno Roberto Franchini (docente dell’Università Cattolica di Brescia) e Mariagrazia Ardissone (direttore Academy di San Giovanni di Dio – Ordine ospedaliero Fatebenefratelli).
Nella seconda sessione dal titolo “Il Covid-19: una crisi da non sprecare”, moderata da Franco Massi (presidente nazionale Uneba, Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), interverranno don Marco Bove (presidente Fondazione Sacra Famiglia), e Fabrizio Giunco (direttore del dipartimento cronicità della Fondazione Don Carlo Gnocchi). Sarà poi l’Arcivescovo Delpini, in qualità di presidente della Conferenza episcopale lombarda, a proporre alcune riflessioni conclusive.