Cop26: Save the Children, i minori attivisti per il clima chiedono ai governi di “agire ora”

“I leader devono agire ora per evitare che il catastrofico cambiamento climatico destabilizzi il futuro dei giovani di tutto il mondo”: lo dicono i ragazzi in vista della Cop26 che si aprirà il 31 ottobre a Glasgow. I minori attivisti provenienti da Norvegia, Sri Lanka e Zambia affermano che il tempo stringe per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali e prevenire un'”ingiustizia intergenerazionale”. Una recente ricerca pubblicata da Save the Children e dalla Vrije Universiteit Brussels ha rilevato che i nati lo scorso anno dovranno affrontare in media sette volte più ondate di caldo torrido, 2,6 volte episodi di siccità, 2,8 volte inondazioni fluviali, quasi il triplo dei fallimenti dei raccolti e il doppio degli incendi di quelli nati 60 anni fa. “Vedo spesso gli impatti dei cambiamenti climatici nel mio Paese, che si tratti di siccità, inondazioni o frane. Di fatto questo significa che i bambini a volte non possono andare a scuola perché non possono arrivarci fisicamente. Viviamo in prima persona l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo sull’istruzione. Questo mi rattrista perché l’istruzione è un bisogno fondamentale: è il nostro futuro”, ha detto Dilmani, 14 anni, dello Sri Lanka. Emanuel, 14 anni, è un attivista per il clima e fa parte di un gruppo di minori esperti sul clima in Norvegia. “Noi giovani forse non siamo climatologi, ma sappiamo qualcosa di importante – ha affermato -. Dobbiamo agire ora! Prima che sia troppo tardi, allora ci pentiremo. I leader di oggi hanno il futuro dell’umanità sulle loro spalle, il nostro futuro”. La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini, sostiene Save the Children: “Sta rimodellando il nostro mondo con gravi implicazioni per i minori di oggi e le generazioni future”. Senza drastiche azioni di mitigazione da parte dei Paesi ad alto reddito e di azioni di riduzione delle emissioni per limitare il riscaldamento a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, i ragazzi affermano che saranno i bambini a essere gravati dagli impatti più pericolosi della crisi climatica. Save the Children chiede ai leader della Cop26 di intraprendere “un’azione urgente sulla crisi climatica”.

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