Missioni: presentato a Milano il Festival 2022. Testimonianze di Seddiki, Carlassare e Maccalli. Numerosi eventi anche nella fase preparatoria

(foto Diocesi di Milano)

“Non sono il numero di anni di una vita che contano, ma la vita che c’è in quegli anni – ha detto Zakia Seddiki durante l’odierna presentazione, a Milano, del festival della Missione 2022 –. Luca ha dato senso alla sua vita e anche alla sua morte. Siamo tutti di passaggio, meglio rendere quello che ci è dato di vivere qualcosa di utile per gli altri. Abbiamo tutti una missione: la mia è vivere per le mie figlie ma anche per i bambini del mondo come io e mio marito avevamo sognato insieme”.
“Durante la mia prigionia ho vissuto per due anni sempre all’aperto, nel deserto del Sahara dormivo su una stuoia per terra, bevevo acqua che sapeva di benzina, ma la più importante delle cose di cui ero privato era il non poter comunicare – ha detto padre Pierluigi Maccalli –. Ho sentito forte come siamo intessuti di relazione, siamo relazione. Proprio in quel periodo ho capito che missione è umanizzazione”.
“Quando gli attentatori sono entrati nella mia stanza, ho sentito che la vita andava donata, qualunque cosa fosse successa – ha detto padre Christian Carlassare –. Quando mi sono risvegliato in ospedale, la prima parola è stata ‘perdono’. Mi è uscita dal cuore. E proprio quella parola mi ha liberato dalla paura e dal rancore. Mi ha dato libertà. Oggi desidero tornare in Sud Sudan, proprio perché credo che la mia esperienza possa aiutare questo popolo così diviso a superare la violenza e a vivere con responsabilità l’indipendenza che ha conquistato».
Benché manchi ancora poco meno di un anno al Festival, la macchina organizzativa si è già messa in moto per preparare il Prefestival che fino ad agosto 2022 anticiperà i temi che saranno al centro del Festival vero e proprio. In tutto il Paese, dal Trentino alla Sicilia passando dalla Lombardia, si terranno animazioni nelle scuole, laboratori, gemellaggi tra giovani italiani e coetanei che vivono in Africa, Asia, America Latina. Nelle università gli studenti lavoreranno sull’applicazione degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 nei Paesi del Sud del mondo grazie alle collaborazioni con i principali atenei italiani. Nelle parrocchie – è stato detto oggi a Milano – saranno aperti i “Cantieri Festival”, serie di incontri, conferenze, iniziative varie. In quattro differenti carceri, dal nord al Sud dell’Italia, si svolgeranno laboratori sulla giustizia riparativa. Nell’arcidiocesi di Milano, in alcuni monasteri si terranno veglie di preghiera.
Poi, dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 si svolgerà il Festival vero e proprio. “Per quattro giorni, in particolare nell’area delle Colonne di San Lorenzo, cuore della movida milanese, tra il Museo diocesano e l’antica basilica, da mattina a sera ci saranno eventi, convegni, laboratori, presentazioni, contest, proiezioni di video e documentari, momenti di preghiera. “Abbiamo pensato a un programma tanto nel Prefestival che nel Festival che fosse il più possibile coinvolgente, mixando linguaggi e format differenti, per raggiungere tutte le fasce di età e un pubblico vasto composto sia da chi già conosce il movimento missionario, ma anche da chi non ne sa nulla”, sottolinea la direttrice artistica Lucia Capuzzi.
Da oggi è online il sito del Festival (www.festivaldellamissione.it) e contestualmente sono attivi i canali social Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Durante la conferenza è stato presentato il video promo ufficiale del Festival.

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