(da Taranto) “L’ambiente rappresentala bussola del nostro agire e la chiave che tiene insieme tutto: dai cambiamenti climatici alle migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle grandi questioni economiche e finanziarie”. Lo dice David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, nel messaggio inviato ai partecipanti alla terza giornata della Settimana sociale. “Tutto è connesso e dunque anche il progresso ecologico non può dissociarsi da quello sociale”, prosegue Sassoli: “Come potremmo porre fine alla crisi ecologica se continueranno ad esistere alti livelli di povertà e disuguaglianza? Papa Francesco ci ricorda che abbiamo bisogno di un approccio integrale per combattere la povertà e custodire la natura. Per fare questo non possiamo agire in solitudine ma servono alleanze e strategie comuni; serve rilanciare la centralità della politica intesa come capacità di disegnare il mondo che vogliamo e come dimensione essenziale della convivenza civile”. “Se c’è una lezione che abbiamo potuto imparare – e se volete – riscoprire – dal Covid-19 è il senso della nostra interdipendenza, della nostra relazione”, la tesi di Sassoli: “Perché il mondo prima della pandemia non era poi così giusto ed equo. Anzi, era molto diseguale. Questo virus ha messo in evidenza le contraddizioni di un mondo globale senza regole che, specialmente negli ultimi venti anni, non ha fatto altro che produrre gravi ferite e profonde fratture nel corpo sociale”. “Oggi più che mai è necessario proteggere la nostra coesione, tutelare la nostra unità”, la proposta: “La risposta è agire insieme, prendersi cura l’uno dell’altro e riscoprire l’importanza delle relazioni sociali nella comunità”. Per il presidente del Parlamento europeo, “non è più accettabile uno sviluppo senza giustizia o una crescita senza diritti. Se la sostenibilità è la sintesi e l’orizzonte comune del nostro agire, il Green Deal e il Next Generation EU rappresentano la traduzione concreta dell’impegno europeo verso l’ambiente e le generazioni future”. Questi provvedimenti, per Sassoli, “delineano un cambio di paradigma che non è solo economico e sociale ma anche culturale”. “Dobbiamo riscoprire il concetto di prossimità e stabilire con la natura un rapporto diverso”, l’invito, che in pratica si traduce nell’ “investire in progetti di economia circolare, utilizzare in modo più efficace le energie rinnovabili, promuovere le biodiversità e sostenere le economie locali”. “Custodire il pianeta vuol dire non solo proteggere tutti coloro che ogni giorno lo curano ma anche coinvolgere tutte le componenti della società affinché lavorino per una rinnovata stagione all’insegna dell’impegno educativo, del dialogo e della reciproca collaborazione”, conclude Sassoli.