(da Taranto) “Siamo tutti parte di un’unica umanità, ci riscopriamo parte di un’alleanza oltre le barriere, che ci invita ad incontrarci in un ‘noi’ più grande e più forte”. Lo si legge nel “Manifesto dell’Alleanza” proposto dai giovani alla Settimana sociale, e materialmente “firmato” alla fine di una sessione di lavoro oggi a Taranto. Il manifesto “non è un documento statico, ma un esperimento politico di comunità – vi si legge – che si costruisce giorno per giorno”. L’alleanza è il frutto concreto della “conversione”: “Il nostro punto di riferimento è l’alleanza del creato di Noè, di Abramo e di Gesù; per questo ci sentiamo aperti a camminare con tutte le persone di buona volontà”. Alla Settimana sociale dei cattolici di Taranto “abbiamo deciso di proporre un modello di condivisione, di cooperazione e discernimento collettivo che ci permetta insieme di rigenerare e condividere i rischi della transizione”.
Il manifesto si configura come un messaggio di speranza “che si basa su impegni concreti di alleanze per la transizione ecologica, economica e sociale integrale, speranza e impegni che ci fanno riscoprire fratelli e sorelle”.
Per il dopo-Taranto vengono proposte quattro “voci”, “verbi dell’alleanza, che all’unisono mantengono viva la chiamata all’alleanza: seminare e dare testimonianza, continuando a lavorare sulle alleanze create; accompagnare e moltiplicare, promuovendo la nascita di nuove alleanze e svolgendo un ruolo di coordinamento e supporto; incontrare, accogliere ed ascoltare, continuando a mantenere viva la rete di giovani; annunciare, promuovendo la partecipazione di altri giovani tramite iniziative puntuali nel tempo capaci di coinvolgere ed entusiasmare, dando visibilità al lavoro dell’alleanza”. Qui il manifesto.