Medio Oriente: Younan (patriarca siro-cattolico) ad Acs, “cristiani si estingueranno se l’Occidente non farà nulla”

L’Occidente “non sta facendo con saggezza e onestà ciò che deve fare per difendere le minoranze in Medio Oriente, in particolare i cristiani. Siamo qui da millenni. Abbiamo sopportato ogni tipo di oppressione”. A dichiararlo ad Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) è il patriarca dei siro-cattolici Ignatius Joseph III Younan, che sottolinea quanto sia urgente arginare la migrazione cristiana dal Libano. A riguardo il patriarca siro-cattolico racconta un episodio: “Uno del nostro clero ha richiesto un permesso di soggiorno e un funzionario gli ha detto che si rilasciano 5.000 passaporti al giorno e che si stima che almeno 3.000 di questi siano per i cristiani che poi se ne vanno. Non possiamo convincerli a restare perché dicono: ‘Come possiamo sopportare questa situazione? Non c’è speranza per il nostro futuro.’ Si devono osservare i problemi del Libano e dire ai politici che quando è troppo è troppo. Forse questo non è più d’interesse per i politici occidentali. Hanno altri problemi da affrontare”. Il presule denuncia l’esodo di fedeli dal Libano dove i cristiani sono circa due milioni. “Temiamo veramente molto che, qualora questa crisi continui, sia la fine dei cristiani in Libano e in tutto il vicino Oriente nel giro di pochi anni. Normalmente quando i cristiani partono, come è successo in Iraq, Siria e Turchia, non tornano. Chiedono: ‘Perché dovremmo tornare quando non possiamo garantire ai nostri figli una vita dignitosa né la libertà religiosa?’”. La scorsa settimana a Beirut si sono verificati scontri che hanno causato la morte di sette persone. Le violenze hanno seguito le manifestazioni di protesta per la rimozione del giudice Tarek Bitar, fino ad allora titolare delle indagini sull’esplosione del porto di Beirut dell’agosto 2020. La deflagrazione ha causato oltre 200 vittime e la devastazione di gran parte della città, in particolare dei quartieri cristiani. Il Paese sta inoltre attraversando una grave crisi economica e soffre di una elevatissima inflazione. Oltre il 50% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà a causa della corruzione, delle inadeguate infrastrutture pubbliche e del Covid-19. Acs dopo l’esplosione portuale del 2020 ha finanziato progetti per oltre 5,4 milioni di euro garantendo aiuti di emergenza e ricostruendo le chiese del quartiere cristiano di Beirut.

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