“Fin dai primi giorni in cui abbiamo discusso per organizzare questo servizio, ho messo subito in chiaro ai miei fratelli e alle mie sorelle delle altre Chiese cristiane di non poter celebrare la partizione o celebrare la formazione dello Stato dell’Irlanda del Nord. Per me quello che è accaduto nel 1921 rappresenta una grande perdita per quest’isola”. Lo ha detto l’arcivescovo cattolico di Armagh Eamon Martin, a margine della preghiera ecumenica che si è svolta questa mattina alla Saint Patrick’s Church of Ireland Cathedral (anglicana), ad Armagh, in ricordo dei 100 anni della creazione dello Stato dell’Irlanda del Nord. “Lo considero – ha affermato mons. Martin, che è anche il presidente dei vescovi irlandesi – come qualcosa per cui il mio popolo e la mia comunità provano rimpianto”. Tuttavia, ha aggiunto il primate cattolico, “penso che, come leader delle Chiese cristiane, sia importante fare qualcosa insieme, in spirito di amicizia, in spirito di comunione cristiana e solidarietà, e pregare per la pace, ricordando che anche Gesù è cresciuto ed ha vissuto in un contesto in cui c’erano profonde divisioni politiche e differenze culturali. Il suo è stato un messaggio di costruzione di ponti di amore. È importante allora anche oggi favorire momenti di riconciliazione e perdono tra le parti. Ed è quello che cercherò di fare oggi”.
Partition represented a great loss for my community, I was clear marking it could never be a celebration @ArchbishopEamon tells @IrishCathNews ahead of today’s ceremony in Armagh. pic.twitter.com/pnRVEvTfkO
— Michael Kelly ن (@MichaelKellyIC) October 21, 2021