Diocesi: Bolzano-Bressanone, domenica le elezioni dei Consigli pastorali parrocchiali

A mezzo secolo dalla prima volta (era il 1972), domenica 24 ottobre sono fissate nella diocesi di Bolzano-Bressanone le elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali che restano in carica fino al 2026. Le consultazioni sono state preparate nelle parrocchie con l’aiuto dell’Ufficio pastorale diocesano, che ha proposto on line diversi sussidi, il materiale e il regolamento elettorale. Si vota tramite schede ufficiali, munite del timbro della parrocchia, che saranno consegnate ai votanti per il voto in chiesa o in locali diversi, in base alla scelta della singola parrocchia. Partecipano al voto tutti i battezzati della comunità parrocchiale che il giorno delle elezioni abbiano compiuto i 16 anni. Nel periodo 2016-2021 circa 3mila persone si sono impegnate all’interno dei Consigli pastorali parrocchiali.
Il vescovo Ivo Muser ha rivolto un invito i fedeli a candidarsi e a partecipare al voto, perché “ognuno di noi ha un dono unico e speciale da impiegare a favore della comunità, un dono che può arricchire e rafforzare gli altri. La Chiesa è vocazione attraverso Gesù Cristo, ma ha bisogno anche dell’impegno personale di ognuno di noi. In tal modo la Chiesa acquista vitalità, si fa rifugio e insieme stimolo a mettersi in viaggio”.
I componenti del Consiglio pastorale parrocchiale si impegnano a titolo di volontariato per il bene della comunità. Il loro compito più importante, sottolinea il vescovo, “è fare in modo che le diverse capacità dei singoli possano concorrere insieme a portare frutto”. Questi organismi sono un sostegno fondamentale all’organizzazione e alle attività della parrocchia. “Mentre la maggior parte dei sacerdoti è responsabile al contempo di diverse parrocchie – ricorda mons. Muser – il Consiglio pastorale parrocchiale e il team pastorale assumono un’importanza sempre maggiore a livello locale. Solo tramite l’impegno dei membri del consiglio pastorale parrocchiale si può mantenere e costruire una comunità viva, dove le diverse tappe dell’anno liturgico siano vissute e celebrate insieme alla luce di Cristo, condividendo le gioie e le sofferenze”.

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