“Ad oggi, nella regione europea dell’Oms è stato somministrato un miliardo di dosi di vaccino anti Covid-19”, ma queste dosi “sono state distribuite in modo diseguale, lasciando indietro molte persone”. A sottolinearlo è Hans Henri P. Kluge, direttore regionale Oms Europa. Il risultato è che “la pandemia ora infuria tra i non vaccinati, con conseguenze devastanti e talvolta mortali”. L’urgenza di accelerare le vaccinazioni è “chiarissima” perché, spiega l’esperto, “la stragrande maggioranza delle persone ricoverate in ospedale a causa di Covid-19 e che necessitano di cure critiche non ha ricevuto il ciclo completo del vaccino”. Inoltre, prosegue, “più persone vengono vaccinate, più è facile tenere sotto controllo la trasmissione del virus. Raggiungere il 70% di copertura ovunque è ancora il nostro obiettivo se vogliamo stabilizzare la crisi”.
Un miliardo di dosi somministrate “ha portato a vaccinare circa un terzo della regione. Ma persistono enormi disparità, con alcuni Paesi alle prese con una fornitura di vaccini inadeguata, difficoltà nel raggiungere i più vulnerabili, esitazione ad accettare il vaccino, mentre altri Paesi sono stati in grado di superare questi ostacoli”. Di qui l’appello di Kluge alla “leadership politica europea” affinché rimuova “le barriere di accesso ai vaccini, sostenendo le comunità ad affrontare lo scetticismo”. Un vasto programma di condivisione delle dosi tra i Paesi e di distribuzione mirata ai più vulnerabili e l’avvio di un dialogo efficace tra le persone e la scienza, anche tramite apposite piattaforme di comunicazione, gli strumenti indicati da Kluge.
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