Durante la pandemia da Covid-19 la Fondazione Marmo onlus ha sostenuto economicamente due importanti progetti di realtà del territorio attive nell’ambito del contrasto alle fragilità sociali: il Consiglio centrale di Massa Carrara-Pontremoli della Società di San Vincenzo de’ Paoli e la sezione Carrara Apuane del Cai che si sono impegnate nella distribuzione di pacchi alimentari.
“Nel corso del 2020/2021 abbiamo raccolto l’accresciuta richiesta di aiuto aumentando la risposta organizzativa in particolare verso la Conferenza di San Ceccardo a Carrara, acquisendo, in locazione, un fondo dalle dimensioni adeguate”, spiega Fernando Mazzoni, presidente del Consiglio centrale di Massa Carrara-Pontremoli, aggiungendo che “con il suo contributo la Fondazione Marmo onlus ha contribuito a colorare la vita di molte persone bisognose”. Secondo i dati della San Vincenzo, nella sola sezione di Carrara a fine settembre 2021 erano 11.234 i kg di prodotti Agea, ovvero i prodotti forniti dalla Comunità europea attraverso il Banco Alimentare e distribuiti a chi ne aveva bisogno. Un dato quasi triplicato rispetto a quello del 2019 quando, al 31 dicembre, erano solo 4.161 i kg di prodotti. Per quanto riguarda, invece, i prodotti non Agea, quelli freschi reperiti sul territorio nel 2021 sono stati distribuiti 32.865 kg rispetto ai 30.336 kg dell’intero 2019. Le famiglie che ne hanno beneficiato sono state 6.384 nel 2021 per i prodotti Agea contro le 3.115 del 2019; e 7.728 le famiglie che hanno ricevuto prodotti non Agea nel 2021 contro le 5.584 del 2019. Per quanto riguarda la provenienza delle persone che si sono rivolte alla Società di San Vincenzo de’ Paoli, il 59% sono italiani (rispetto all’81% del 2019), il 3% stranieri comunitari (contro l’1% del 2019) e il 38% stranieri extracomunitari (contro il 18% del 2019). Il 90% circa dei beneficiari è di Carrara.
La sezione locale del Cai ha creato un fondo chiamato “Una montagna di aiuti” per raccogliere donazioni da privati cittadini per poter acquistare pacchi alimentari per le famiglie che si sono trovate in difficoltà economiche a causa della chiusura di molte attività commerciali durante il lockdown. Un’iniziativa attraverso la quale si sono riuscite “ad aiutare molte famiglie e persone anziane che, oltre al bene materiale dei pacchi”, unendo “un sostegno morale da parte dei soci volontari del Cai che sono stati un prezioso aiuto riconosciuto anche dall’amministrazione comunale e dalla Protezione civile”.