È stato un taglio del nastro reale per un’inaugurazione virtuale quello che il ministro della Cultura Dario Franceschini ha fatto questa mattina per il Mudimed, il Museo digitale della storia del metodo scientifico in medicina. “È un’azione che valorizza la cultura scientifica e il nostro patrimonio museale – ha detto il ministro – Abbiamo pochi musei scientifici ed è un settore da implementare. C’è grande spazio di crescita e valorizzazione”. Rispetto all’accelerazione dell’uso del digitale durante la pandemia da parte degli italiani, Franceschini sottolinea che questi mezzi “sono entrati nelle nostre vite, con grandi spazi di crescita e un uso giusto ed equilibrato. Qui siamo di fronte a un museo virtuale che è complementare e non alternativo alla classica fruizione dell’arte. Questi nuovi strumenti non danneggiano né sottraggono pubblico alla fruizione dal vivo. Ci sono spazi di crescita per tutti e questo progetto va in questa direzione”. Rispetto alla collaborazione con l’azienda farmaceutica Novartis, il ministro ha rilevato: “Abbiamo teorizzato spesso la diffidenza tra ruolo del pubblico e del privato nella promozione della cultura. Qui invece la voglia di un’impresa di dare un supporto al Paese ha rappresentato una via importante. È una iniziativa bella perché può indicare ad altri privati forme di sviluppo della cultura e della sua divulgazione su cui saremo sempre disponibili”, ha concluso Franceschini.