Un museo virtuale che ripercorre l’evoluzione del metodo scientifico nella medicina da Ippocrate fino alle più recenti ricerche mediche e farmacologiche. Questo il percorso del Mudimed, inaugurato oggi. Manufatti in terracotta degli scavi di Pompei, affreschi del 1600 che riportano scene delle più importanti epidemie del passato, reperti che testimoniano i primi interventi chirurgici sono stati digitalizzati e sono totalmente fruibili da parte del pubblico, che potrà scoprire anche le moderne tecniche di vaccinazione e le ultime frontiere della farmacologia. Il tutto viene raccontato da esperti d’arte e divulgatori scientifici. Il supporto tecnico al progetto è arrivato da Google Arts&Culture. Martina Colasante, rappresentante di Google, spiega: “Con questa iniziativa mettiamo in atto uno degli obiettivi di Google: aiutare istituzioni culturali di tutto il mondo per mettere il patrimonio culturale a disposizione di tutti anche in ottica di conservazione futura e con un’attenzione particolare per chi vive in contesti socioeconomici svantaggiati. Con Google Art&Culture tutti possono fruire opere d’arte con elevato livello di dettagli e partecipare ad attività immersive”. La piattaforma di Google è nata nel 2011 e ha 200 partner in 80 paesi del mondo, sono state digitalizzate 400mila opere d’arte e sei milioni di reperti. “L’Italia è il paese con uno dei più alti numeri di istituzioni d’arte coinvolte e opere d’arte digitalizzate”, afferma Colasante. “Vogliamo proseguire nelle collaborazioni con ministero e organizzazioni scientifiche per promuovere il nostro patrimonio artistico-culturale”, conclude.