“Il volontariato, ogni giorno di più, afferma la sua centralità nella vita democratica del Paese”. Lo dichiara Emanuele Alecci, presidente presidente del Csv Padova e Rovigo, di Padova capitale europea del volontariato e del Comitato promotore per il riconoscimento del volontariato a bene immateriale Unesco, in occasione del convegno nazionale “Patrimonio Volontariato”, promosso, ieri e oggi, da Padova capitale europea del volontariato e Vita per rilanciare la candidatura Unesco.
“È giunto però il momento che il volontariato non venga vissuto solo come la buona riserva della Repubblica quando lo Stato non è in grado di portare a termine i suoi compiti – aggiunge Alecci –. È necessario che si diffonda sempre più, all’interno delle Istituzioni, quella consapevolezza rispetto alla preziosità e unicità del volontariato ben chiara al presidente Sergio Mattarella. Per questo, a conclusione di questa due giorni, chiediamo che il Governo dichiari il prossimo anno, 2022, ‘anno del volontariato’. Lo chiediamo perché sono passati più di vent’anni dalla celebrazione mondiale, dieci da quella europea ed è quindi tempo per dedicare un intero anno nazionale al nostro volontariato. Altri Stati europei stanno dedicando il 2022, anno della rinascita, al volontariato. È importante riavviare quel cammino di sensibilizzazione e consapevolezza della società italiana rispetto a un tema così nevralgico legato alla convivenza sociale”.