“In Italia continua a crescere il numero dei veicoli di proprietà che tocca, nel 2020, quota 39,7 milioni. Il tasso di motorizzazione italiano è il peggiore d’Europa e questo causa problemi di inquinamento, gestione dello spazio e congestione nelle città del nostro Paese”. A fotografare la situazione, oggi pomeriggio, nella seconda giornata di lavori del XVI Forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato, promosso a Bari da Greenaccord, è stata Sofia Asperti della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “È necessario superare il modello esistente in cui tutti gli spostamenti si svolgono con il mezzo di proprietà e porre l’attenzione sullo spostamento scegliendo di volta in volta la modalità più adatta – il suggerimento offerto –. Fondamentale è il contributo della sharing mobility che, anche nel 2020, registra dei numeri importanti di diffusione e utilizzo sul territorio italiano. Nel 2020 sono 158 i servizi di sharing mobility in Italia. I veicoli in condivisone sono oltre 80mila per un totale di quasi 22 milioni di noleggi”. Secondo Asperti, “il modello della sharing mobility viene a supporto anche di un turismo più sostenibile: la mobilità condivisa di tipo innovativo può rappresentare una soluzione ecologica per diminuire l’impatto del traffico veicolare su aree preziose del territorio”.