È ancora chiuso il duomo di Prato a seguito del principio di incendio scoppiato nella mattinata di ieri, lunedì 18 ottobre, in una delle stanze della sacrestia a causa del surriscaldamento di una lampada di emergenza. “Le fiamme sono state prontamente spente dal personale della cattedrale, ma una coltre di fumo nero aveva invaso l’ambiente entrando anche in chiesa”, ricorda la diocesi in una nota, aggiungendo che “per le operazioni di bonifica e pulitura è stata chiamata una ditta specializzata che sta ora intervenendo sulle superfici ad altezza d’uomo coperte dalla fuliggine. L’auspicio è quello di poter riaprire il Duomo ai fedeli domani, mercoledì 20 ottobre, entro le 12”.
E mentre resta ancora da stabilire l’entità del danno è stata dimessa dall’ospedale anche la quarta persona ricoverata ieri per aver respirato il fumo sprigionato dalle fiamme. “Insieme a lei – conclude la nota –, ricordiamo, anche il parroco della cattedrale don Luciano Pelagatti e altri due membri del personale della parrocchia erano stati trasportati in via precauzionale al Santo Stefano in quanto coinvolti nello spegnimento dell’incendio. Tutti sono stati quindi dimessi, con una prognosi che va da 2 a 5 giorni, e stanno bene”.