Un mese dentro la vita di un ospedale, sospeso di fronte all’ignoto. Per la prima volta, una videocamera mostra il fardello emotivo e la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario durante lo scoppio della pandemia da Covid-19. Lo fa grazie a Michele Aiello, regista che ha girato all’interno degli Spedali Civili di Brescia “Io Resto”, l’unico documentario girato interamente proprio dove l’emergenza è stata più dura e drammatica, prodotto dal regista stesso insieme a Luca Gennari e Zalab, in collaborazione con Rce Foto Verona e Comune di Brescia. Il film verrà presentato in anteprima domani sera a Padova (Multisala Pio X – Mpx , Via Antonio Francesco Bonporti 22 – ore 20.45) alla presenza del regista. “Il rispetto verso i testimoni di questa storia non è stata l’unica sfida di questo progetto – dichiara Aiello – Di fatto, io e Luca Gennari abbiamo scritto la storia mentre la filmavamo. Uno dei pochi punti fissi che ci ha guidati fin dai primi giorni di ripresa è stato dirsi che questa storia avrebbe potuto solo che essere collettiva, e così poi è stato”. “Pian piano – aggiunge – siamo diventati anche noi parte integrante di quella cosa che stavamo vivendo e filmando, compagni di viaggio di tutte le persone di questa storia”.
Per i suoi meriti e la potenza evocativa, come messaggio di vicinanza alle comunità più colpite dal Covid, il film ha ottenuto per la diffusione il patrocinio di Fnomceo – Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri – con la seguente motivazione: “Un’importante testimonianza che documenta il carico emotivo e al contempo la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario durante lo scoppio della pandemia da Covid-19 all’interno degli Spedali Civili di Brescia”. Al documentario è stato conferito anche il patrocinio di Fnopi – Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche.