È iniziata dal fonte battesimale sabato sera, 16 ottobre, in cattedrale a Crema, la veglia di apertura del cammino sinodale diocesano presieduta dal vescovo mons. Daniele Gianotti. La celebrazione ha visto alternarsi momenti di ascolto della Parola di Dio e di testimonianze. Dall’Uruguay ha inviato le sue parole don Federico Bragonzi che ha raccontato come nella sua diocesi si è riflettuto sul significato del cammino sinodale e si è voluto verificare il grado di sinodalità della comunità stessa. “In tal senso – ha detto il missionario – le missioni popolari ci hanno impegnato dal 2016, sono state una bella esperienza sinodale, anche se non è stata realizzata in tutte le parrocchie. Le missioni sono state accompagnate dalla lettura quotidiana del Vangelo: in tre anni ciascuno e in gruppo si sono letti tutti i sinottici”. Anche il vescovo Gianotti nella sua omelia ha parlato del sinodo. “Uno dei tratti principali di questo cammino sinodale che apriamo oggi – ha detto – è l’ascolto. Anche per noi vescovi”. Si è quindi limitato ad accennare al rapporto tra missione e sinodalità. Dopo l’invocazione allo Spirito Santo il vescovo ha consegnato ai rappresentanti delle unità pastorali un cero da portare nelle comunità e a tutti i presenti la preghiera allo Spirito che accompagnerà il cammino sinodale e che è stata recitata da tutta l’assemblea.