Cammino sinodale: mons. Delpini (Milano), “è il tempo di chiamare quelli che se ne stanno appartati”

“In questo Duomo così spazioso e grande, in questa città così attiva e inquieta, invito tutti a inaugurare i tempi di Barnaba, uomo virtuoso. Questo è il tempo di uomini e donne di fede che sanno vedere la grazia di Dio. Non è il tempo dell’entusiasmo presuntuoso dei protagonisti solitari o partigiani, non è il tempo degli scoraggiati, lamentosi, scettici, depressi. È il tempo per gente di fede”. Così mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha aperto ieri in duomo la fase diocesana del Sinodo universale dei vescovi, convocato da Papa Francesco, e il cammino sinodale della diocesi ambrosiana. “Ci viene chiesto uno sguardo più profondo di quello offerto dalle analisi sociologiche e psicosociali, senza disprezzare le analisi”, ha proseguito l’arcivescovo nell’omelia: “Che cosa vedono nella nostra Chiesa le persone virtuose, piene di Spirito Santo e di fede? Questo è il tempo di Barnaba, il tempo delle parole incoraggianti, il tempo delle parole pronunciate per costruire, il tempo in cui resistere alla tentazione della parola amara, dei luoghi comuni che seminano tristezza. Questo è il tempo di chiamare quelli che se ne stanno appartati, il tempo per far credito a coloro che il Signore chiama anche se non sono secondo le aspettative dei fedelissimi”. Dopo avere esortato ad “affrontare con azioni pastorali inedite sfide inedite”, Delpini ha concluso: “Il tempo che apriamo è tempo di grazia proprio perché camminiamo sulla strada di Gesù che incontra, ascolta, discerne e chiama alla sequela. Ciascuno stia attento a come costruisce, per restare attaccato al fondamento già posto, che è Gesù Cristo”.

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