La Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Roma promuovono anche quest’anno una manifestazione per celebrare la memoria della deportazione degli ebrei di Roma, compiuta dai nazisti il 16 ottobre 1943. Furono in 1.024 – si legge oggi in un comunicato della Sant’Egidio – a essere strappati dalle loro case e deportati ad Auschwitz: ne tornarono solo 16. “La ferita inferta al tessuto della città è stata profonda. È una data che non può essere dimenticata, se vogliamo pensare a un futuro comune a tutti i romani. L’orrore della guerra e di quel tragico evento – che Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Roma ricordano insieme dal 1994 – non può che rendere più convinto e determinato l’impegno a contrastare le manifestazioni di antisemitismo in ogni loro forma e le espressioni di xenofobia e razzismo di ogni tipo”. L’appuntamento è domenica 17 ottobre 2021 dalle 19 alle 20 al Portico di Ottavia, accanto al Tempio Maggiore ebraico, “proprio nel luogo dove furono concentrati gli ebrei razziati dalle loro case per essere deportati nei campi di sterminio”. Interverranno Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Riccardo Di Segni, rabbino Capo di Roma, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. “Saremo tanti, sempre nel rispetto delle normative in materia di contenimento del Covid-19, romani, giovani, famiglie, immigrati, anziani, scuole, associazioni, che converranno nel luogo della memoria oggi intitolato “Largo 16 ottobre 1943”.