“L’Unione europea condanna la decisione della Russia di condurre un censimento della popolazione della Crimea, territorio ucraino illegalmente annesso, e della città di Sebastopoli, da oggi, 15 ottobre, al 14 novembre, e il lancio di un’altra campagna di coscrizione”, avviata il 1° ottobre. Lo dichiara in una nota il portavoce del Servizio di azione esterna dell’Ue, Peter Stano. L’Ue sostiene che “queste azioni sono un tentativo di legittimare l’annessione illegale della Crimea e di minare ulteriormente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Pertanto, l’Unione europea “invita la Russia a fermare tutte le violazioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale nel territorio della Crimea”, afferma Stano. Inoltre, l’Unione europea sottolinea in questa dichiarazione che “continuerà a lavorare per porre termine pacificamente all’annessione illegale del territorio da parte della Russia, come ribadito al primo vertice della Piattaforma internazionale di Crimea il 23 agosto”. L’Unione europea “continuerà e imporrà la sua politica di non riconoscimento” dell’annessione illegale della Crimea alla Russia, conclude il portavoce.