“Da un lato, più di 3.000 milioni di persone non hanno accesso a una dieta nutriente, mentre, dall’altro, quasi 2.000 milioni di persone sono in sovrappeso o affetti da obesità a causa di una cattiva alimentazione e di uno stile di vita sedentario”. È l’“autentico paradosso” evidenziato da Papa Francesco nel messaggio che ha inviato a Qu Dongyu, direttore generale della Fao, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
“Se non vogliamo mettere in pericolo la salute del nostro pianeta e di tutta la nostra popolazione, dobbiamo favorire la partecipazione attiva al cambiamento a tutti i livelli e riorganizzare i sistemi alimentari nel loro insieme”, ammonisce Francesco, indicando “quattro ambiti in cui è urgente agire: nei campi, nel mare, nella tavola e nella riduzione della perdita e dello spreco alimentare”. “I nostri stili di vita e le nostre pratiche di consumo quotidiane influiscono sulla dinamica globale e ambientale, ma se aspiriamo a un cambiamento reale, dobbiamo esortare produttori e consumatori a prendere decisioni etiche e sostenibili e sensibilizzare le generazioni più giovani sull’importante compito che svolgono per rendere realtà un mondo senza fame”, l’esortazione del Papa, secondo cui “ognuno di noi può offrire il suo contributo a questa nobile causa, iniziando dalla nostra vita quotidiana e dai gesti più semplici. Conoscere la nostra Casa comune, proteggerla ed essere consapevoli della sua importanza è il primo passo per essere custodi e promotori dell’ambiente”.