“Il Sinodo dovrà partire dall’arte dell’ascolto ed essere un’esperienza di ascolto dello Spirito e nello Spirito di ciò che abita il cuore degli uomini e delle donne, della città, della terra e del tempo in cui la Provvidenza ci ha posti”. Lo ha detto mons. Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, quando ha annunciato il XXXI Sinodo diocesano, che prenderà il via lunedì 18 ottobre con una celebrazione in cattedrale alle 18. “È dal Sinodo che ridefiniremo il nostro ruolo di Chiesa qui a Napoli – ha precisato -, che comprenderemo come aggiornare e ripensare le nostre strutture pastorali, come immaginare e costruire un progetto che a breve, medio e lungo termine renda protagonisti i territori, sveli sempre di più il significato di diocesi e parrocchia, inventi ambiti che siano pronti ad accogliere la differenza di donne e di uomini, che valorizzi carismi e ministeri, che abbia il coraggio della profezia, la velocità della speranza, l’abbraccio dell’amore. Una sfida che ci riguarda e che ci legherà ancor di più, che ci legherà all’intera Chiesa italiana, pronta ad aprire il suo cammino sinodale, come voluto fortemente da Papa Francesco, che noi accoglieremo come nostro e vivremo nel nostro, con la particolarità e la specificità che richiede l’incarnazione di ogni progetto pastorale nella specificità di ogni Chiesa locale. Insieme con i vescovi ausiliari, seguirò personalmente ogni fase del percorso sinodale”.
La prima parte del percorso è di adesione e preparazione al Sinodo dei vescovi indetto da Papa Francesco per il 2023. La seconda fase partirà da aprile 2022 e avrà una dimensione totalmente diocesana, in continuità ideale con il XXX Sinodo celebrato negli anni settanta dal cardinale arcivescovo Corrado Ursi.
Tre sono gli elementi chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. Lunedì 18 inizierà ufficialmente il Sinodo diocesano e a partire da martedì tutte le parrocchie terranno una settimana di preparazione spirituale e di preghiera per un efficace svolgimento del Sinodo in sede locale. Domenica 24 durante tutte le messe celebrate in ogni parrocchia della diocesi verrà letto il decreto dell’Arcivescovo di indizione del Sinodo.
Tutti i lavori sinodali verranno seguiti e guidati personalmente dall’arcivescovo Battaglia, il quale si avvarrà, per il necessario coordinamento operativo, dal pro vicario generale, nonché della collaborazione e consulenza di una apposita Commissione formata da venti componenti sinodali.
Al termine della celebrazione di indizione e apertura del Sinodo, l’arcivescovo presenterà la sua prima lettera pastorale e consegnerà simbolicamente le prime copie.