Si aprirà domenica 17 ottobre, a partire dalle ore 15,30, il cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia anche nelle diocesi di Tivoli e di Palestrina.
Dopo quattro incontri – uno del clero, un secondo riservato ai Consigli presbiterali diocesani di Tivoli e di Palestrina, un terzo rivolto a tutti gli insegnanti di religione cattolica e un quarto per tutte le consacrate delle diocesi di Tivoli e di Palestrina, che il vescovo Mauro Parmeggiani terrà domani – domenica pomeriggio, alle ore 15,30, presso il santuario di N.S. di Fatima a San Vittorino Romano, dopo un momento di preghiera allo Spirito Santo e l’intronizzazione della Parola di Dio, don Dario Vitali, professore ordinario nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, terrà una riflessione sul tema: “Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione”. Quindi, dopo un momento di scambio tra i presenti, alle ore 17,30, sarà celebrata dal vescovo Parmeggiani la messa votiva dello Spirito Santo con la quale si aprirà il cammino sinodale.
Per coordinare l’ascolto e focalizzarlo su alcune tematiche importanti proposte dal Documento preparatorio del Sinodo dei vescovi nonché quali referenti diocesani del cammino sinodale, oggi, 15 ottobre, mons. Parmeggiani ha nominato don Gianluca Zelli (della diocesi di Tivoli) e Lucina Ciamei (della diocesi di Palestrina) ai quali, a livello diocesano, saranno affiancati altri presbiteri, religiosi e religiose, fedeli laici e giovani che aiuteranno le comunità parrocchiali a promuovere un ascolto ad intra e ad extra affinché tutti possano rispondere alla questione principale della consultazione, almeno nella prima fase.
Per facilitare la partecipazione al pomeriggio del 17 ottobre, a partire dalle ore 15,30 sia la riflessione di don Vitali sia la messa saranno trasmesse in diretta via streaming sulla tv web diocesana e su Radio Giovani Arcobaleno. Le comunità parrocchiali sono state invitate a seguire insieme la diretta, rispettando le norma anti Covid-19, presso i propri ambienti parrocchiali o nelle loro chiese.