“Con l’accoglienza di Rahraw Omarzad, che qui avrà una casa per la sua famiglia, un lavoro e una cattedra accademica, prosegue l’azione di solidarietà culturale dell’Italia nei confronti dei creativi e degli artisti afghani. Si tratta di un gesto concreto nei confronti di un uomo di cultura e della sua famiglia, che ha anche un valore simbolico a difesa delle libertà creative in tutto il mondo”. Così il ministro della Cultura Dario Franceschini commenta l’arrivo oggi in Italia dell’artista, professore e protagonista della scena creativa afghana che, accompagnato dalla sua famiglia, si accinge a richiedere al nostro Paese asilo politico. “Quest’anno la presidenza italiana G20, anche nell’incontro dei leader presieduto dal presidente Draghi questa settimana, ha ribadito l’importanza e la necessità di salvaguardare il patrimonio culturale afghano. Lo stesso spirito era contenuto nella dichiarazione dei ministri della cultura G20 approvata a Roma il 30 luglio”, rimarca Franceschini.
L’arrivo in Italia di Omarzad e della famiglia è stato possibile grazie al lavoro congiunto del ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, anche attraverso la rete diplomatica, del ministero della Cultura e degli sponsor nel sistema museale italiano. Atterrato oggi a Roma, l’artista si stabilirà a Torino per collaborare con il Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea e insegnare alla Accademia Albertina.