“L’assassinio di Daphne Caruana Galizia è stato un momento di svolta per il giornalismo europeo, per la nostra politica e le nostre società, poiché ha toccato il nucleo stesso della nostra identità europea”. Lo ha affermato David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, inaugurando la cerimonia del Premio dedicato alla giornalista uccisa a Malta. “Daphne Caruana Galizia era una giornalista investigativa e una blogger che ha fatto luce su ciò che altri volevano tenere all’oscuro. Era una giornalista straordinaria che faceva un lavoro notevole, una combattente feroce per la democrazia, e ha dovuto pagare con la sua vita. Il fatto che i giornalisti vengano attaccati o addirittura uccisi mentre esercitano il loro lavoro è intollerabile. I giornalisti non dovrebbero mai temere per la propria vita solo perché fanno il loro lavoro”.
Oggi, il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo è stato assegnato ai giornalisti del Progetto Pegasus coordinato dal Forbidden Stories Consortium. Il vincitore è stato scelto da una giuria indipendente composta da rappresentanti della stampa e della società civile dei 27 Stati membri europei e dai rappresentanti delle principali associazioni europee di giornalismo. Il Premio è stato promosso dopo una decisione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo del dicembre 2019 come omaggio a Daphne Caruana Galizia uccisa in un attentato con autobomba nel 2017.
Secondo Sassoli “la morte di Daphne Caruana Galizia ha portato ad una rinascita del giornalismo investigativo, basti pensare a tutti i colleghi impegnati a continuare il suo lavoro. Esempi recenti, come i Pandora Papers, hanno dimostrato il potere unico del giornalismo audace e irremovibile, in particolare quando viene svolto in un contesto di un network internazionale. Creando trasparenza, il giornalismo investigativo permette agli elettori di prendere decisioni informate. Proteggere e sostenere i giornalisti è nell’interesse vitale delle società democratiche”.