“Alle associazioni, al mondo del Terzo Settore, a ciascun attore sociale chiedo di sognare insieme un nuovo modo di essere comunità in cui la logica del ‘noi’ diventi stile del quotidiano”. Questo l’appello che l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, rivolge per un patto educativo che coinvolga l’intera città metropolitana.
“Alle Istituzioni – prosegue il presule – chiedo di aver un orecchio attento al grido che si alza dai bambini e dai giovani di questa città metropolitana a cui troppo spesso anche l’inadeguatezza delle politiche educative rischia di rubare il futuro”.
Ancora, “al Governo nazionale chiedo di essere presente in questo cammino comune mettendo in campo iniziative e risorse affinché questa generazione, messa al riparo dal male che rende bui questi giorni, torni ad essere una risorsa per la propria terra e per l’intero Paese”.
“Alla mia Chiesa di Napoli, presbiteri e laici – aggiunge mons. Battaglia -, chiedo di essere una presenza materna, capace di accompagnare ogni figlio e figlia di questa città, riscoprendo al contempo la bellezza di una paternità amorevole, capace di indicare direzioni, sostenere percorsi – anche quelli più accidentati – osare mete coraggiose”.
E conclude: “A tutti dico: è vero, stanno uccidendo Napoli; ma camminando insieme ed unendo le nostre forze possiamo divenire protagonisti di una nuova stagione di riscatto, curando le ferite della nostra città e alimentando semi di bene”.
È possibile aderire entro il 5 novembre scrivendo all’indirizzo mail: pattoeducativo@chiesadinapoli.it.