Il 9 ottobre, la Custodia di Terra Santa ha commemorato la presenza, la predicazione e i miracoli di Gesù, nella “sua” città di Cafarnao, situata sulle rive del Lago di Tiberiade. La messa, riferisce oggi la Custodia di Terra Santa, è stata presieduta da padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, con la partecipazione di un gruppo di sacerdoti e monaci, davanti a moltissimi fedeli provenienti da Gerusalemme, Nazareth e paesi limitrofi. Ricordando le tante pagine del Vangelo ambientate a Cafarnao, il custode ha affermato che “tutto questo permette ai pellegrini che arrivano qui a Cafarnao di vedere la scena in cui tutti quei Vangeli sono ambientati e in un certo qual modo permette loro, attraverso l’esperienza del luogo, di sentire in modo ancora più intensa la verità del Vangelo e approfondire la propria fede, per tornare poi ovviamente alle proprie case rinnovati”. A Cafarnao gli scavi francescani hanno riportato alla luce piccoli quartieri con case in pietra basaltica e i resti di quella che un tempo era una sinagoga dove Gesù andava e insegnava le folle. Gli scavi hanno rivelato una chiesa bizantina ottagonale, che confermano il diario della pellegrina Egeria del quarto secolo che dice: “Sulla casa del Principe degli Apostoli è stata fatta una chiesa, però le pareti della casa rimangono ancora come erano”. “Questo luogo è molto importante” perché fa “parte della identità dei cristiani di Terra Santa. Essi – ha concluso Patton – sono i discendenti diretti di quei cristiani che 1.000 anni fa, e più di 1.000 anni fa, stavano anche qui a Cafarnao a pregare, a testimoniare di credere in Gesù Cristo e a portare avanti una catena ininterrotta anche di vita cristiana che è arrivata fino a noi oggi”.