“Accettare che noi siamo stati liberati da Cristo, dalla sua passione, morte e resurrezione, è accettare di portare la pienezza anche nelle diverse tradizioni di ogni popolo”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata ancora una volta al tema della libertà cristiana. Per San Paolo, ha spiegato Francesco, “accogliere la fede comporta per lui rinunciare non al cuore delle culture e delle tradizioni, ma solo a ciò che può ostacolare la novità e la purezza del Vangelo”. “Perché la libertà ottenutaci dalla morte e risurrezione del Signore non entra in conflitto con le culture, non entra in conflitto con le tradizioni che abbiamo ricevuto, ma anzi immette in esse una libertà nuova, una novità liberante, quella del Vangelo”, ha fatto notare il Papa: “La liberazione ottenuta con il battesimo, infatti, ci permette di acquisire la piena dignità di figli di Dio, così che, mentre rimaniamo ben innestati nelle nostre radici culturali, al tempo stesso ci apriamo all’universalismo della fede che entra in ogni cultura, ne riconosce i germi di verità presenti e li sviluppa portando a pienezza il bene contenuto in esse”.