“Crediamo nel rafforzamento del 2xmille come strumento ‘democratico’ di finanziamento della politica. Un maggiore coinvolgimento dei cittadini permetterebbe infatti di allargare la base dei donatori delle forze politiche evitando il rischio che esse siano dipendenti soprattutto dai fondi di grandi donatori privati potenzialmente desiderosi di avere favori in cambio”. Lo sostengono The Good Lobby” e Transparency International Italia, organizzazioni da tempo impegnate a monitorare il finanziamento della politica e l’impiego di tali fondi da parte dei partiti politici, dopo l’ennesimo scandalo legato al finanziamento alla politica, per migliorare trasparenza e senso di responsabilità.
“Lo strumento del 2xmille è un finanziamento pubblico indiretto che mette al centro la volontà e la sensibilità della cittadinanza. Per questo andrebbero lanciate campagne ad hoc per pubblicizzarne l’uso, andrebbero aumentate le risorse disponibili a copertura delle mancate entrate fiscali. Il sistema andrebbe allargato anche alle nuove forze politiche e non solo agli attori più consolidati”, sottolineano le due organizzazioni.
“Crediamo che la legge anticorruzione cosiddetta ‘Spazzacorrotti’ abbia tentato di riordinare una materia caotica come quella del finanziamento alla politica, ma che la sua applicazione sia parziale e carente, e che sussistano ancora troppe linee d’ombra, come la cronaca continua a evidenziare”, commenta Federico Anghelé direttore di The Good Lobby.
“Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ci siamo trovati di fronte ad una regolamentazione poco trasparente dei flussi finanziari. Regole poco chiare e controlli inconsistenti rischiano di farci trovare troppo spesso di fronte a fatti di cronaca come quelli emersi di recente. È importante sapere chi finanzia la politica, in primis per la tenuta democratica del nostro Paese – ha dichiarato Susanna Ferro, Advocacy officer di Transparency International Italia -. La nostra associazione ha cercato di colmare alla carenza di trasparenza e accessibilità delle informazioni con la piattaforma soldiepolitica.it, ma ora è tempo che le istituzioni facciano la loro parte”.