Unione europea: Mattarella, “dovrà essere più forte e coesa di quella che noi stessi abbiamo ricevuto in eredità dai suoi fondatori”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Stiamo ponendo insieme le basi dell’Europa che lasceremo alle prossime generazioni. L’Unione europea, nei prossimi anni e decenni, radicata nel vissuto quotidiano di ciascuno dei nostri concittadini, dovrà essere più forte e coesa di quella che noi stessi abbiamo ricevuto in eredità dai suoi fondatori”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Berlino in occasione della cerimonia di consegna del Premio dei presidenti per la Cooperazione comunale tra Italia e Germania.
Il Capo dello Stato italiano ha ricordato che “la collaborazione tra Comuni tedeschi e italiani ha origini lontane. Le nostre comunità hanno dialogato attraverso i secoli, da ben prima dell’istituzione dei primi gemellaggi, grazie allo scambio fecondo fra università, accademie, conservatori, biblioteche, teatri, associazioni mercantili, scientifiche e religiose”. “Questo ricchissimo tessuto di contatti è impreziosito dalle molte attività congiunte sorte per iniziativa delle realtà territoriali”, ha proseguito Mattarella, evidenziando che “i gemellaggi tra Comuni italiani e tedeschi rappresentano in questo contesto uno strumento imprescindibile per consolidare l’amicizia tra Germania e Italia, per approfondire la conoscenza reciproca e per affrontare insieme le sfide dell’oggi e quelle del futuro”. “I premi assegnati da una giuria mista a comuni piccoli e grandi, dell’est e dell’ovest della Germania, del nord e del sud dell’Italia, costituiscono un riconoscimento dell’impegno ad affrontare con grande creatività molte di queste sfide”, ha osservato il presidente.

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