Ad una settimana dalla presentazione del Rapporto “Sauvé” sugli abusi sessuali commessi all’interno della Chiesa cattolica in Francia e a seguito delle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa a France Info, in tema di confessione, il vescovo Éric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza episcopale francese, ha incontrato oggi Gérald Darmanin, ministro dell’Interno incaricato del culto, su invito di quest’ultimo. “Chiedo scusa – dichiara subito mons. de Moulins-Beaufort, facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate a France Info – alle vittime e a tutti coloro che possono essere rimasti addolorati o scioccati dal fatto che il dibattito suscitato dalle mie parole, su France Info, in tema di confessione, abbia preso il sopravvento rispetto alla ricezione del contenuto del Rapporto della Ciase e all’attenzione delle vittime”. In una nota diffusa dalla Cef, si fa sapere che il vescovo e il ministro “hanno discusso sul processo di verità vissuto dalla Chiesa cattolica in Francia in merito alle violenze e alle aggressioni sessuali commesse all’interno dell’istituzione dal 1950. La pubblicazione del rapporto della Ciase (Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa) costituisce una tappa essenziale di questo processo di verità, e il lavoro svolto Jean-Marc Sauvé e dalla sua squadra è riconosciuto come notevole”. Nel comunicato, si annuncia anche che la Conferenza dei vescovi francesi e la Conferenza dei Religiosi e delle Religiose di Francia (Corref) hanno chiesto al Papa di ricevere in udienza Jean-Marc Sauvé e i membri della Commissione Ciase. Al centro dell’incontro con il ministro, quella che la Conferenza episcopale definisce la “goffa interpretazione” della risposta data dal vescovo Éric de Moulins-Beaufort a France Info. “L’entità della violenza e dell’aggressione sessuale sui minori rivelata dal rapporto Ciase – si legge nella nota – impone alla Chiesa di rileggere le sue pratiche alla luce di questa realtà. Occorre quindi lavorare per conciliare la natura della confessione e la necessità di proteggere i bambini”. Al ministro Darmanin, mons. Éric de Moulins-Beaufort ha ribadito la determinazione di tutti i vescovi di fare della “protezione dei bambini una priorità assoluta, in stretta collaborazione con le autorità francesi”. E ha ricordato che in già 17 diocesi, sono stati stipulati protocolli con le rispettive procure, “al fine di facilitare e velocizzare il trattamento delle segnalazioni per ogni fatto denunciato”. Il ministro della Giustizia ha incoraggiato il dispiegamento di questo dispositivo”. I vescovi di Francia si riuniranno in assemblea plenaria, dal 3 all’8 novembre e lavoreranno insieme, sulla base del rapporto Ciase e delle sue 45 raccomandazioni, sulle misure e sulle riforme da perseguire e da intraprendere. Il vescovo Éric de Moulins-Beaufort ribadisce “la sua vergogna, il suo sgomento, ma anche la sua determinazione a realizzare le riforme necessarie affinché la Chiesa in Francia meriti la fiducia di tutti”.