“Anche l’arte può essere un modo per aggregare una comunità dispersa”. Ne è convinto Antonio Zanardi Landi, ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Santa Sede, che ha presentato oggi a Roma, a Palazzo Orsini, sede da poco restaurata dell’Ambasciata, la mostra “La forma dell’infinito”, in programma a Udine (Casa Cavazzini) dal 16 ottobre al 27 marzo 2022. Plaudendo a don Alessio Geretti, il sacerdote friulano curatore e organizzatore della mostra, che a differenza delle precedenti esposizioni è sbarcata quest’anno da Illegio a Udine, l’ambasciatore ha fatto notare che “in un paesino come Illegio questa iniziativa ha ridato l’orgoglio delle tradizioni cristiane alla gente della Carnia, proprio grazie all’idea di un sacerdote di utilizzare la cultura per attirare l’attenzione di fedeli un po’ assopiti”. “In un paesino di 350 abitanti, don Alessio dà lavoro a più di 90”, ha reso noto Zanardi Landi, mettendo l’accento sull’impegno in particolare dei giovani, che adeguatamente formati fanno da guida ai visitatori, circa 40mila all’anno, numeri da record per una mèta al di fuori dei consueti itinerari turistici, che dunque “viene scelta, voluta, vissuta” con un viaggio dedicato. “La forma dell’infinito” è una rassegna di respiro europeo che propone la visione di cinquanta capolavori, molti dei quali mai visti in Italia e realizzati dai più importanti protagonisti dell’arte negli ultimi due secoli. Attraverso le opere di pittori come Claude Monet, Paul Gauguin, Paul Cézanne, Alfred Sisley, Henri Matisse, Vasilij Kandinskij, Natal’ja Goncarova, Nikolaj Roerich, Pablo Picasso, Emilio Vedova, Hans Hartung – per citare solo alcuni nomi – conduce il visitatore a riflettere su un tema fondamentale dell’esistenza: la grande domanda di infinito e trascendenza a partire dalla finitezza umana.