“Come Madre della Chiesa, Maria ci accompagna in ogni stagione della nostra vita, tra gioie e speranze, tristezze e angosce. Come Madre cammina con noi, soffre con noi, gioisce con noi. E anche nel cammino sinodale che inizieremo Maria ci accompagna: per ascoltare la Parola di Dio, per renderci attenti – come a Cana – delle necessità dei fratelli e delle sorelle, per purificare la nostra vita, per testimoniare il Vangelo”. Lo ha affermato ieri mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nell’omelia che ha pronunciato durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto nella basilica di San Francesco per la chiusura della Settimana mariana.
“Il cammino sinodale – ha spiegato l’arcivescovo – è un cammino di comunione tra noi e con tutte le Chiese, anche con le Chiese sorelle, che si trasforma in un rinnovato dialogo ecumenico”. “È un cammino anche con i nostri fratelli e le nostre sorelle di altre religioni, per costruire insieme un mondo fraterno”, ha proseguito mons. Perego, evidenziando che “il cammino sinodale è un cammino di partecipazione, che rinnova la nostra partecipazione attiva alla vita liturgica, alla catechesi e alla carità, con la rinnovata consapevolezza che la Chiesa è tutta ministeriale”. “Il cammino sinodale – ha ammonito l’arcivescovo – è un cammino che ci prepara a una rinnovata missione, che passa attraverso un linguaggio nuovo, ma anche una nuova testimonianza in parole e opere”.