“Toccati dall’amore, hanno sentito risvegliarsi nel cuore il desiderio di ‘avere in eredità la vita eterna’. Hanno intuito che poteva esserci un modo per realizzare in pienezza le loro aspirazioni più profonde senza accontentarsi di una esistenza mediocre e che questo modo potevano trovarlo in Gesù”. Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha descritto i cinque giovani che ieri pomeriggio ha ordinato diaconi in vista della consacrazione sacerdotale.
Commentando la pagina evangelica con la proposta di Gesù al giovane – “Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!” –, l’arcivescovo ha osservato che “il giovane del Vangelo si fece triste e lo abbandonò piuttosto che rinunciare ai suoi molti beni. Invece, se Alberto, Matteo, Gabriele, Mario e Davide sono qui, è perché, pur non essendo degli eroi ma dei ragazzi normali, hanno risposto in modo diverso. Hanno deciso di lasciare beni importanti per seguire Gesù in quella vocazione per la quale sono stati creati dall’amore del Padre”. Mazzocato ha ricordato gli impegni assunti dai nuovi diaconi: quello “a vivere nel celibato” oltre a “rispetto e obbedienza” promessi al vescovo. “Hanno rinunciato a tenere nelle loro mani la propria vita – ha spiegato – e l’hanno consegnata alle mani di Gesù perché sia lui a renderla una ‘vita eterna’, piena di amore e di gioia, senza pentimenti”. “Gesù stesso continuerà ad agire attraverso le loro persone per portare agli uomini i suoi mezzi di salvezza”, ha proseguito, ricordando che “porteranno la sua Parola”, “serviranno alla celebrazione eucaristica e porteranno il Corpo del Signore ai fratelli, specialmente a coloro che non possono partecipare di persona all’assemblea liturgica”. “La comunione con il Corpo di Cristo è la sorgente della carità e della comunione nella Chiesa. Di questa carità e di questa comunione i cinque diaconi saranno ministri incarnando nella loro persona i sentimenti e le azioni di Cristo Servo che sta all’ultimo posto per raccogliere tutti come buon samaritano”, ha aggiunto mons. Mazzocato evidenziando che “donandosi in questo ministero diaconale” i cinque giovani “potranno fare l’esperienza che è possibile vivere ‘in pienezza’”.