Scuola: Ospedale Bambino Gesù, dal 4 ottobre partirà lo “Sportello didattico”, un’ora di collegamento online con i docenti nel pomeriggio

Nella “Scuola in ospedale” del Bambino Gesù di Roma, che nel nuovo anno scolastico ha ripreso le lezioni in presenza, “non ci sono classi ma singoli alunni o piccoli gruppi distribuiti nelle stanze dei vari reparti con docenti itineranti che cooperano con le altre figure professionali che hanno in cura il paziente”, spiega una nota dell’Ospedale della Santa Sede. Le lezioni si svolgono con orario flessibile a partire dalle ore 8.30, adattandosi alle esigenze di cura e alle tipologie di ricoveri, degenze (brevi o lunghe) o Day Hospital. “I docenti svolgono la loro attività prevalentemente al letto dei ragazzi oppure in spazi comuni dedicati – si legge nella nota -. Vengono concordati con la scuola di appartenenza dei pazienti percorsi personalizzati e periodicamente inviati alle stesse scuole dei report con gli argomenti svolti nelle varie discipline al fine, quando possibile, di realizzare il reinserimento nella classe di provenienza. Per i bambini e ragazzi lungodegenti viene attivata una programmazione individualizzata e si provvede alle normali procedure di valutazione, scrutini, esami, secondo la scadenza del calendario scolastico, utilizzando anche le modalità online”.

“Ragazzi e genitori hanno accolto con particolare entusiasmo il ritorno a scuola in presenza – racconta la referente per l’IC Virgilio Scuola elementare e media di Roma, Luigia Della Femina –. Il senso di isolamento vissuto a causa del lockdown e della pandemia è stato ancora più forte per chi era ricoverato in ospedale, nonostante le lezioni a distanza. Adesso, grazie al Green Pass, gli insegnanti possono entrare in ospedale rispettando le normali misure anti Covid”. Tuttavia, aggiunge, “non mettiamo da parte le opportunità dell’insegnamento tramite web: dal 4 ottobre partirà lo ‘Sportello didattico’, un’ora di collegamento online con i docenti nel pomeriggio. Serve ad integrare le lezioni in presenza al mattino ed è rivolta in particolare ai ragazzi in cura al Bambino Gesù che alloggiano nelle case di accoglienza”.

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