“Grazie cari nonni, per il semplice fatto di esserci. Sperimentiamo nella vita di ogni giorno la vostra importanza concreta e affettiva: senza di voi decine di migliaia di giovani famiglie non riuscirebbero a conciliare la quotidianità con la scuola, con il lavoro, con la fatica di crescere. Nella catena della vita siete stati prima madri e padri e avete sperimentato per primi l’importanza di un aiuto: oggi la saggezza che vi deriva dall’esperienza di anni vi spinge a non risparmiarvi per i nipoti per donare loro serenità familiare, solidità economica, libertà nelle scelte di vita dei genitori”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione nazionale lavoratori anziani (Anla), Edoardo Patriarca, nell’imminenza della Festa dei nonni, che in Italia ricorre domani sabato 2 ottobre. “Abbiamo pensato ad una festa che riconoscesse pubblicamente il vostro ruolo: non ne avete bisogno perché l’amore quando è donato non ha bisogno di passerelle – prosegue Patriarca -. Cari nonni, avete pagato un prezzo altissimo alla pandemia che ha mietuto vittime fra molti vostri coetanei: come Anla abbiamo voluto iniziare la nostra recente Assemblea generale con un minuto di silenzio per ricordare il sacrificio silenzioso di molti di voi. Avete pagato un prezzo altissimo per il lockdown che vi ha confinato nelle vostre case privandovi dei nipoti, per cui e con cui vivete. Eppure, siete sempre accanto a noi, angeli contemporanei in grado di suscitare e donare emozioni”. Come Associazione nazionale lavoratori anziani, ricorda il presidente, “abbiamo promosso più iniziative sul territorio ma il primo riconoscimento avviene in famiglia dove si rinnova da anni un tacito quanto effettivo ‘patto fra generazioni’, dove nonni, figli e nipoti dividono la quotidianità: il sorriso che caratterizza le case dove ci sono nonni è biglietto da visita di una felicità difficile da conquistare e ancor più da mantenere”. Patriarca conclude: “Cari nonni, Anla tutta vi dice grazie ma il grazie più bello vi è dato dal corrervi incontro dei vostri nipoti all’uscita di una scuola o dei vostri figli che vi abbracciano riconoscenti. Cari nonni, il nostro Paese, le nostre comunità, le nostre famiglie hanno bisogno di voi: siete al centro della nostra vita”.