Custodia del Creato: Cauteruccio (Greenaccord), “le sfide ecologiche vanno affrontate insieme, ci svegliano dal sonno dell’autoreferenzialità”

“Strizzare un occhio al futuro partendo dalla consapevolezza che la normalità a cui eravamo abituati prima della pandemia non ci porta lontano. E allora, volendo cambiare, non ci resta che puntare sui giovani e sulla loro sensibilità e creatività”. Questo l’obiettivo della prima sessione del XVI Forum nazionale dell’informazione cattolica per la custodia del Creato, promosso da oggi a Bari da Greenaccord onlus. A spiegarlo, in apertura dei lavori, è stato il presidente dell’associazione, Alfonso Cauteruccio. “Nessuno si salva da solo. Dalla Laudato si’ alla Fratelli tutti per un nuovo rinascimento sociale ed ecologico” è il tema che farà da filo conduttore al Forum che proseguirà fino al 3 ottobre. Tre le sessioni di lavoro previste, con relatori esperti delle tematiche ambientali. Cauteruccio, presentando il programma della tre giorni, ha ricordato: “La seconda sessione affronta il tema del consumo delle risorse che risulta eccessivo per le capacità rigenerative della terra”, mentre la terza “si occupa del tema della mobilità sia essa dovuta al lavoro, allo studio, allo sport o allo svago. Il nostro modo di muoverci, spesso, è la fotografia di come il nostro passaggio sulla terra non è lieve e danneggia il creato. Chiuderà i lavori del Forum la serata di premiazione ‘Sentinella del Creato’, premio assegnato a quattro giornalisti scelti da Ucsi, Fisc, Greenaccord e, per la prima volta, dal Dicastero vaticano per la comunicazione”.
“Abbiamo legato le due encicliche di Papa Francesco Laudato si’ e Fratelli tutti – ha spiegato il presidente di Greenaccord, facendo riferimento al tema generale del Forum – perché vogliamo ribadire come la transizione ecologica debba partire dalle relazioni: nessuno si salva da solo, dice il Papa! Le sfide ecologiche, che spaventano e incutono timore, vanno affrontate insieme: non è una sfida tra ricchi e poveri o tra culture o visioni discordanti, è piuttosto uno svegliarsi dal sonno dell’autoreferenzialità per aprirsi all’altro. Non c’è ecologia che tenga senza giustizia sociale ci ricorda Francesco.

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