Una sola Regione/Provincia autonoma risulta classificata a rischio moderato, secondo il Dm del 30 aprile 2020. Le restanti 20 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Solo una Regione/Provincia autonoma riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Lo rivela il report del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, relativo al periodo 20-26 settembre.
In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (7.070 vs 8.482 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). Diminuisce leggermente invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 46%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%).
“La variante delta è dominante in Italia dal mese di luglio – si legge ancora nel report –. Questa variante è dominante nell’intera Unione europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità”. Per questo “una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”. Opportuno, infine, “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.