“Io sono con te tutti i giorni” è il tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che ha voluto istituire quest’anno e che si è celebrata lo scorso 25 luglio. “Un invito ad affrontare oggi la condizione degli anziani e delle loro famiglie per poter dare radici e ali al nostro futuro”, sottolinea, oggi, Caritas italiana, che lo ha voluto riprendere pubblicando on line il dossier “Io sono con te tutti i giorni”. Le comunità cristiane accanto agli anziani. È un Rapporto che esce il 1° ottobre, Giornata che le Nazioni Unite dedicano proprio alle persone anziane, e contiene “dati e testimonianze per mettere a fuoco le esigenze crescenti di questa parte della popolazione e delle loro famiglie, valorizzando in particolare la dimensione sociale, culturale e comunitaria”.
In Italia “il 23,5% della popolazione (13,9 milioni di persone) è composta da ultra 65enni. Sono, inoltre, quasi tre milioni gli anziani non autonomi. Siamo tra i Paesi più longevi al mondo. Nell’ultimo anno la pandemia ha colpito gli anziani in modo drammatico: in Italia nel 2020 un decesso su cinque tra i 65 e i 79 anni è attribuibile al Covid-19”.
Per quanto riguarda, invece, il profilo degli anziani raggiunti dai servizi delle Caritas, “sono per lo più nella fascia tra i 65 e i 75 anni, con bisogni prevalentemente legati a situazioni di povertà e di solitudine. Più di un terzo delle Caritas diocesane realizza attività per anziani, ritenendolo un impegno prioritario. Rispetto al periodo pre-Covid gli anziani intercettati dai servizi offerti dalle Caritas diocesane sono quasi raddoppiati”. È quanto emerge da un’indagine a livello nazionale sulle attività, gli interventi e i servizi offerti dalle Caritas diocesane in favore degli anziani, svolta tra febbraio e marzo 2021, in piena terza ondata Covid. L’indagine è stata condotta attraverso un questionario online al quale hanno risposto 206 Caritas diocesane sulle 218 presenti in Italia, consentendo una copertura omogenea tra le diverse regioni.
Oltre al potenziamento e alla rimodulazione dei servizi già attivati – ad esempio, supporto alla domiciliarità e alla socialità –, “sono numerose le Caritas che hanno avviato nuovi servizi di ascolto telefonico proprio per far fronte al senso di solitudine e isolamento che sempre più anziani lamentano, sia nel contesto della propria abitazione privata sia in quello di strutture residenziali”.
A livello pubblico, un’importante azione di advocacy ha dato vita al “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, al quale ha aderito anche Caritas Italiana, che intende avviare la riforma nazionale del settore a partire dalle criticità esistenti.