Papa Francesco: telegramma per la morte del card. Henri Schwery

“Un pastore intensamente dedicato alla guida della sua diocesi”. Così il Papa definisce il card. Henri Schwery, vescovo emerito di Sion, morto ieri ad 88 anni. Nel telegramma inviato al vescovo di Sion, mons. Jean-Marie Lovey, il Santo Padre esprime “vive condoglianze” al presule, alla famiglia del cardinale scomparso, al vescovo emerito mons. Norbert Brunner e ai fedeli della diocesi, chiedendo al Signore misericordioso di “accogliere nella sua pace e nella sua luce quest’ uomo di scienza e pastore intensamente devoto alla guida della sua diocesi”. “Attento ai bisogni pastorali dei fedeli – il ritratto di Papa Francesco – si è dedicato alle vocazioni sacerdotali e alla formazione dei preti. Si è anche impegnato nella ricerca dell’unità della Chiesa in diverse occasioni”. Il card. Schwery è nato il 14 giugno 1932 a Saint-Léonard – diocesi di Sion – un piccolo centro agricolo di circa 1.500 abitanti. È stato, tra l’altro, direttore del Seminario Minore di Sion dal 1968 al 1972 e rettore del Liceo-Collegio di Sion dal 1972 al 1977. Il 22 luglio 1977 il Papa Paolo VI lo ha nominato vescovo di Sion, e il successivo 17 settembre ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Dal 1978 al 1983, è stato membro della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Per diversi periodi ha ricoperto incarichi di responsabilità in seno alla Conferenza dei vescovi svizzeri, di cui è stato presidente dal 1983 al 1988. Durante la sua presidenza si è svolto il viaggio apostolico di Papa Giovanni Paolo II in Svizzera, dal 12 al 17 giugno 1984. Dal 31 marzo 1995 era vescovo emerito di Sion. Ha partecipato al Conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI. È stato creato cardinale da san Giovanni Paolo II, nel Concistoro del 28 giugno 1991.

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