“A Londra il virus è fuori controllo. La città si sta avvicinando al punto di crisi. Chiedo misure finanziarie speciali”. Con queste parole il sindaco Sadiq Khan ha lanciato un disperato appello perché il governo britannico aiuti la capitale. Il primo cittadino ha usato il termine “major incident”, quello adoperato nel caso di un attacco terroristico per indicare che ci vogliono misure più severe per contenere il Covid-19. A Londra il tasso di diffusione del virus ha superato i mille contagiati ogni centomila persone. Le ambulanze stanno rispondendo a ottomila chiamate di emergenza al giorno mentre prima della pandemia non superavano le 5.500 anche in una giornata particolarmente difficile. Poche ore prima dell’appello di Sadiq Khan l’autorità britannica del farmaco ha dato il via libera al terzo vaccino distribuito nel Regno Unito, l’americano “Moderna” che segue a quello prodotto in Germania dalla ditta Pfizer BioNTech, arrivato ai primi di dicembre, e a quello di Oxford Astrazeneca, al quale ha collaborato anche la ditta italiana “Irbm” di Pomezia Terme, distribuito a partire dal 4 gennaio. Circa un milione e mezzo di cittadini britannici hanno ricevuto una prima iniezione fino ad oggi nel Regno Unito dove la strategia è di aspettare fino a dodici settimane per la seconda. I media britannici hanno anche ripreso con sollievo uno studio americano che conferma che il vaccino Pfizer, come sempre sostenuto dai suoi produttori, agisce anche contro le varianti del virus.