La commessa europea di dosi di vaccino alla casa BioNTech-Pfizer è stata incrementata di altre 300 milioni dosi (il doppio delle dosi previste inizialmente). Lo ha annunciato in conferenza stampa la stessa presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. 75 milioni di dosi di questa nuova partita saranno disponibili nel secondo quadrimestre del 2021. “Siamo sicuri solo se tutti hanno il vaccino” e “siamo più forti quando ci muoviamo insieme”: questi i due principi che guidano il lavoro della Commissione e che hanno portato alla firma di contratti europei con 6 case farmaceutiche più “promettenti” (due finora i vaccini approvati) per garantire 2,3 miliardi di dosi all’Europa. Così tante perché “non pensiamo solo a noi stessi, ma anche ai Paesi del vicinato Ue”, ha sottolineato più volte von der Leyen. A domanda sul caso Germania che avrebbe ordinato dosi in autonomia, la presidente ha risposto: “Nessun Paese europeo può negoziare o avere contratti paralleli con le sei case farmaceutiche per l’acquisto di vaccini. Esiste un quadro giuridicamente vincolante per i 27 Paesi”. Fino a oggi BioNTech-Pfizer e Moderna garantivano 380 milioni di dosi sufficienti per vaccinare l’80% della popolazione, ha spiegato von der Leyen; oggi la fetta BioNTech-Pfizer aumenta perché l’Ue “ha investito nell’implementazione della capacità produttiva delle case farmaceutiche (con 100 milioni di euro) e questo ci permette oggi questo raddoppio”.