Come vescovi “non ci dedichiamo ad un piccolo gruppo di privilegiati, non ci interessa difendere una parte politica, non siamo spinti dal desiderio di potere. Vogliamo servire il popolo a cui apparteniamo ”. Lo ha affermato oggi mons. Mario Moronta, vescovo di San Cristóbal e primo vicepresidente della Conferenza episcopale venezuelana, durante l’adorazione eucaristica nell’ambito della CXV Assemblea ordinaria dell’episcopato venezuelano, in corso in questi giorni on line. “Secondo questa prospettiva”, ha detto, “noi ministri e operatori pastorali siamo chiamati a servire”, con “amore pastorale e coraggio creativo”. Per questo motivo i vescovi riflettono e si permettono di “prendere iniziative e decisioni a favore della comunità ecclesiale”. “Nonostante i i rischi siano molti”, ha affermato, “non abbiamo paura. Piuttosto, riaffermiamo che Dio ci dona la grazia di continuare ad essere una colonna di ferro e un muro di bronzo, dove il nostro popolo riposa e si rifugia”. Tutto ciò in mezzo ad una crisi socio-politica e ad una pandemia, “che aumentano lo scoraggiamento e la disperazione, il dolore e il senso di impotenza dei nostri fratelli, in particolare dei più bisognosi”.