Coronavirus Covid-19: vescovi brasiliani, “vaccino diritto di tutti, si inizi urgentemente”

Il vaccino contro il Covid-19 “è un diritto di tutti i brasiliani”. Lo afferma la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, nel suo primo messaggio del 2021, firmato dalla presidenza dell’organismo, formata dal presidente, dom Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte, dai vicepresidenti dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre, e dom Mário Antonio Silva, vescovo di Roraima, e dal segretario generale, dom Joel Portella Amado, vescovo ausiliare di Rio de Janeiro. La vaccinazione, secondo i vescovi, va vista come “un fatto sociale, non individuale”, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi indicati dagli epidemiologi.
“È una questione di responsabilità definire rapidamente le strategie per iniziare subito la vaccinazione”, sostengono i vescovi, per i quali “è essenziale che tutti camminino insieme, in solidarietà, senza esclusioni per sradicare il Covid-19 dalla mappa del Brasile”. Infatti, “non si può vincere una pandemia da soli”, ma solo “con l’unione di tutti i cittadini di buona volontà”.
Il messaggio denuncia che sono già circa 200mila le vite perse nel corso della pandemia, mentre il Paese sta affrontando una preoccupante seconda ondata. E non si tratta di realizzare tabelle statistiche: “Si tratta di lutto e dolore nel cuore delle famiglie. Sono storie interrotte da una minaccia agile, pericolosa e invisibile, ma reale”.
Prosegue la nota: “Non possiamo arrenderci all’indifferenza di alcuni, al negativismo di altri o alla tentazione di creare assembramenti, permettendoci di contaminarci e diventare strumenti di contaminazione, sofferenza e morte per altre persone. Non lasciamo che la stanchezza e la disinformazione ci portino ad atteggiamenti irresponsabili. Cerchiamo di essere forti! Restiamo saldi!”.
Ai governanti, ai vari livelli, i vescovi chiedono, infine, “sollecita unità e azione”, nella fiducia della scienza e in particolare degli epidemiologi, “in modo che la vaccinazione inizi urgentemente, perché, ogni giorno, si perdono vite per la pandemia, aggravata anche dai suoi impatti economici e sociali”.

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