“Questa giovane donna del nostro tempo. con la forza della grazia e la speranza riposta nell’amore di Dio, è forza di riscatto per la nostra terra”. Lo scrive mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, nel suo messaggio alla diocesi, per la recente promulgazione del decreto di riconoscimento delle virtù eroiche della serva di Dio Rosella Staltari, divenuta quindi venerabile. Il testo è stato reso pubblico oggi dal presule ad Antonimina, paese di origine di Staltari, dove si è recato per celebrare la messa nel 47° anniversario della morte.
Il vescovo ha ripercorso l’iter che ha portato alla decisione e ha tracciato un profilo della venerabile, indicata come “faro luminoso, che ci porta a preferire la cultura dell’amore a quella dell’odio e della vendetta”, “dolce e pura creatura” a cui tutti e i giovani in particolare dovrebbero guardare come si guarda “una stella luminosa, che guida al Bene, facendo gustare il dolce profumo di Cristo”. Rosella Staltari “ci aiuta a liberare la nostra Locride da ogni asservimento, dipendenza e gravi pregiudizi, a non lasciarci vincere dalla paura e dalla mediocrità”. “In un momento particolare come questo – ha aggiunto il presule -, ci mostra orizzonti nuovi, ci porta a guardare in alto, a ridare fiducia a chi è nella tristezza e nella sofferenza, ad indicare vie di riscatto a quanti hanno scelto il malaffare e la criminalità organizzata e sono finiti nelle grinfie della ‘ndrangheta”. Infine, l’invito alla “nostra terra” e a tutta la Chiesa diocesana ad “avere in Rosella un riferimento sicuro e lo stimolo verso un cammino di riconciliazione e di santità”. “C’è bisogno della sua santità, che non è altro che vivere il presente colmandolo di amore, compiere azioni normali in modo straordinario”.