Un viaggio nella Milano degli ultimi trent’anni. Con “La città che sale”, appena pubblicato da San Paolo, Marco Garzonio, presidente della Fondazione Ambrosianeum di Milano, intende “colmare una lacuna”. “Raccontando ciò che siamo stati – spiega l’editore – Garzonio riscatta la cronaca convulsa di un mutamento epocale e la colloca in una prospettiva di senso”. Nella prima parte il volume ricostruisce le vicende che hanno cambiato il volto e l’immagine di una città “venutasi a trovare da ‘Capitale morale’ a Tangentopoli”. Nella seconda parte l’autore mostra passo dopo passo le tappe del percorso che han portato Milano “ad essere più bella, internazionale, possibile motore di una ripresa nazionale”; lo fa raccogliendo i testi che dal 2000 ad oggi ha redatto in occasione del “Rapporto sulla città”
Con tale documento ogni anno la Fondazione culturale Ambrosianeum monitora i principali fattori di sviluppo, gli impedimenti, le contraddizioni, d’una Milano “laboratorio”. Leggendo il volume si potranno ripassare molte pagine di storia recente. Ad esempio: Tangentopoli come “sintomo” e non malattia; la Lega Nord che sale alla ribalta senza che Milano però diventi leghista; l’ascesa di Berlusconi, ma la permanenza di un’anima liberale; il ruolo di “defensor civitatis” del card. Martini, “punto di riferimento” riconosciuto da credenti e non credenti; l’avvicendamento di tanti sindaci diversi in pochi anni (tra loro la prima donna sindaco: Letizia Moratti).