Coronavirus Covid-19: Iss-ministero Salute, “dal 6 al 19 gennaio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84”

“Nel periodo 06 gennaio–19 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75– 0,98), in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno”. Lo rivela il report del monitoraggio sulla situazione Covid-19 di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo al periodo 18-24 gennaio.
Questa settimana si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, “con un aumento significativo di Regioni a rischio basso” secondo il Dm del 30 Aprile 2020. Complessivamente, “una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (vs quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso. Una Regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/Province autonome hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno”.
Scende “il numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 vs 12 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale si colloca sotto la soglia critica (28%)”. Complessivamente, “il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.487 (19/01/2021) a 2.372 (26/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 22.699 (19/01/2021) a 21.355 (26/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza, impongono comunque misure restrittive”.
Si osserva una diminuzione delle allerte di resilienza riportate dalle Regioni/Province autonome, con 16 Regioni/Province autonome senza allerte segnalate (vs 13 la settimana precedente).
Si osserva una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (29.432 vs 33.339 la settimana precedente) e aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (31,7% vs 28,7%). Invece, rimane stabile la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31,4% vs 31,5% la settimana precedente). Infine, il 23,6% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,3% non è stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico.

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