È atteso per oggi il voto finale dell’Assemblea della repubblica del Portogallo sulla proposta di legge che “definisce e regola le condizioni di base” per la non punibilità dell’eutanasia e della morte medicalmente assistita per i casi di malattie terminali che causano insopportabile sofferenza. Nei giorni scorsi sono state molte le voci che si sono levate contro questa legge, che ha avuto un lungo iter e numerosi rinvii: la Federazione portoghese per la vita ha chiesto ai deputati che “riconoscano il sacrificio dell’intera società in questa lotta disperata contro la pandemia e impediscano l’approvazione di questa legge” in un momento in cui “ogni cinque minuti un paziente muore con Covid-19” in Portogallo. “Sarebbe profondamente scioccante che l’Assemblea della Repubblica legiferasse sulla morte mentre i portoghesi lottano per la vita, combattendo la pandemia”. Sulla stessa lunghezza d’onda un manifesto sottoscritto da una serie di associazioni di carattere sociale e realtà caritative del Portogallo: “In un momento in cui migliaia di persone, innumerevoli istituzioni, in uno sforzo sovrumano quotidiano, si prendono cura dei malati, delle persone vulnerabili e fragili, dando tutto per salvare vite umane, l’approvazione dell’eutanasia rappresenta anche una mancanza di rispetto per tutte queste persone”. Da parte loro, queste associazioni affermano: “Le nostre porte saranno sempre aperte per tutti coloro che vogliono prendersi cura della vita”.