“Ema ed Aifa confermano oggi la pericolosità del farmaco Esmya, che contiene ulipristal acetato, se somministrato in dose da 5 milligrammi, in quanto ha provocato casi di grave danno al fegato, fino al trapianto. Non si capisce, dunque, come mai Ella One, la cosiddetta ‘pillola dei 5 giorni dopo’, che di ulipristal acetato ne contiene ben 30 milligrammi, continui a essere diffusa senza problemi e sia a disposizione, senza alcun obbligo di ricetta medica, anche di ragazze minorenni”, afferma la vicepresidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Emma Ciccarelli.
“Ci chiediamo – prosegue Ciccarelli – come sia possibile che Aifa autorizzi l’uso di questo farmaco senza bisogno di ricetta. Siamo convinti che questa imprudenza comporti un grave rischio per la salute delle donne e una sottovalutazione delle conseguenze dell’uso di Ella One in situazioni di emergenza. Peraltro, le segnalazioni che ci arrivano da diversi operatori del settore ci confermano una riduzione in corso dell’uso dei contraccettivi tradizionali e un aumento della contraccezione d’emergenza oltre che delle malattie a trasmissione sessuale”.
“La salute delle donne, in questo modo, non viene assolutamente tutelata, né garantita. E le ragazze minorenni, senza il consiglio e la supervisione di un adulto, non hanno piena consapevolezza delle conseguenze dell’abuso di farmaci come questo. Perciò, ravvisiamo estremi per la violazione dell’articolo 32 della Costituzione, oltre che un’informazione scorretta e ingannevole e ribadiamo la richiesta di reinserire l’obbligatorietà della ricetta medica per questo tipo di farmaci”, conclude la vicepresidente del Forum.