Incidenti sul lavoro: Inail, nel 2020 presentate 1.270 denunce con esito mortale. L’aumento (+16,6%) causato dal Covid-19

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel 2020 sono state 1.270. Pur nella provvisorietà dei numeri, questo dato evidenzia un aumento di 181 casi rispetto ai 1.089 registrati nel 2019 (+16,6%). L’incremento è influenzato soprattutto dai decessi avvenuti e protocollati al 31 dicembre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che rappresentano circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio anno. È quanto emerge dagli open data Inail su “Infortuni e malattie professionali” relativi al 2020.
Stando ai dati diffusi, a livello nazionale si registra nel 2020 una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere, passati da 306 a 214 (-30,1%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati del 34,9% (da 783 a 1.056). Al 31 dicembre scorso risultano 13 incidenti plurimi avvenuti nel 2020, per un totale di 27 decessi.
Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione di nove casi mortali nel Nord-Est (da 251 a 242) e di due al Centro (da 217 a 215). Il Nord-Ovest si contraddistingue, invece, per un incremento di 136 decessi (da 289 a 425), complice soprattutto l’aumento registrato in Lombardia (+85). Il Sud registra un aumento di 50 casi (da 233 a 283), 31 dei quali avvenuti in Campania, e le Isole di sei casi (da 99 a 105).
L’incremento rilevato nel confronto tra il 2020 e il 2019 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 995 a 1.132 (+137 decessi), mentre quella femminile ha fatto registrare 44 casi in più, da 94 a 138. Aumentano le denunce di infortunio mortale dei lavoratori italiani (da 884 a 1.080), mentre calano quelle dei lavoratori extracomunitari (da 144 a 129) e rimangano invariate quelle dei comunitari (61 in entrambi gli anni). Dall’analisi per fasce d’età si contraddistingue per un incremento dei decessi quella degli over 50, rispetto alla diminuzione registrata nelle altre.
Per quanto riguarda infine le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2020, queste sono state 45.023, 16.287 in meno rispetto al 2019 (-26,6%). A parte gli incrementi di febbraio (+17%) e agosto (+1%), a influenzare la flessione è stato soprattutto il numero di denunce presentate ad aprile (-87%), maggio (-69%) e marzo (-40%). Le prime cinque malattie professionali denunciate nel 2020 sono state quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (28.164 casi), del sistema nervoso (5.060), dell’orecchio (2.919), del sistema respiratorio (1.808) e dei tumori (1.584). Tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.

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